lunedì 17 gennaio 2011

Grand Canyon

Il Grand Canyon è un'immensa gola creata dal fiume Colorado nell'Arizona settentrionale. È lungo 446 chilometri circa, profondo fino a 1.600 metri e con una larghezza variabile dai 500 metri ai 27 chilometri. Per la maggior parte è incluso nel parco nazionale del Grand Canyon, uno dei primi parchi nazionali degli Stati Uniti. Il presidente Theodore Roosevelt amava molto l'area del Grand Canyon e la visitò diverse volte, per andare a caccia di puma ed ammirare il paesaggio.
Quasi due miliardi di anni della
storia della Terra sono emersi alla luce grazie all'azione del Colorado e dei suoi affluenti, che in milioni di anni hanno eroso strato dopo strato di sedimenti, e grazie al sollevamento del Colorado Plateau.
Il primo europeo a vedere il Grand Canyon fu lo spagnolo
García López de Cárdenas nel 1540 che partì dal Nuovo Messico alla ricerca del misterioso fiume di cui parlavano gli indiani Hopi. La prima spedizione scientifica verso il canyon fu guidata dal maggiore statunitense John Wesley Powell alla fine degli anni '70 del XIX secolo. Powell descrisse le rocce sedimentarie esposte nel canyon come "pagine di un grande libro di storia". Comunque, molto prima di queste scoperte, l'area era abitata da Nativi americani che costruirono insediamenti tra le pareti del canyon.
Il Grand Canyon è un lungo taglio (3000 km) molto profondo - in alcuni punti anche 1.600 metri - nella regione del Colorado Plateau che rende visibili strati del Proterozoico e del Paleozoico. Gli strati sono gradualmente messi in luce da una leggera pendenza che inizia nella località Lee's Ferry presso la città di Page in Arizona e continua fino alle Hance Rapid. Il Canyon finisce nel punto in cui il fiume forma la cascata Grand Wash Faul (vicino al lago Mead).
Il sollevamento dell'edificio della montagna (l'
orogenesi), associato alla tettonica a zolle, causò l'elevazione a centinaia di metri dei sedimenti, creando la zona degli Altipiani del Colorado. L'elevazione della regione provocò anche un aumento delle precipitazioni atmosferiche in tutto il bacino idrografico del fiume Colorado, ma non abbastanza per salvare l'area del Grand Canyon dal diventare semi-arida. Infatti le frane ed altri smottamenti causarono poi uno sprofondamento del letto stesso e la conseguente deviazione del corso del fiume, che aumentarono la profondità e la larghezza dei canyon, nonché l'aridità dell'ambiente.
L'innalzamento dell'Altopiano del Colorado è irregolare: il confine settentrionale del Grand Canyon risulta più alto di circa 300 metri rispetto a quello meridionale. Il fatto che il fiume scorra più vicino al margine meridionale del Canyon è dovuto a quest'innalzamento asimmetrico del terreno. Pressoché tutta l'acqua che cade al di sopra del margine settentrionale dell'Altopiano (che percepisce più
precipitazioni piovose e nevose) convoglia all'interno del Grand Canyon; al contrario, al di sotto del margine meridionale, l'acqua defluisce in un'altra direzione, seguendo l'inclinazione generale. Il risultato è un'erosione a nord del fiume molto più marcata, con un Canyon e i suoi Canyon affluenti caratterizzati da larghezze più repentine a nord del fiume.
Le
temperature sull'orlo nord sono in genere più basse di quelle dell'orlo sud a causa dell'altitudine (2.438 m sopra il livello del mare). Sono comuni durante l'inverno pesanti nevicate. Le viste dall'orlo nord tendono a dare una migliore impressione dell'immensità del canyon a differenza delle viste che caratterizzano l'orlo sud.

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