venerdì 24 settembre 2010

Marsa Matruh


Marsa Matrouh (Arabo مرسى مطروح, Marsā Maṭrūḥ) è un porto marittimo egiziano, capoluogo del Governatorato di Matruh. La città era nota nel periodo tolemaico e bizantino come Paraitònion (Παραιτόνιον) e in quello antico romano come Paraetonium.
Marsa Matrouh, a circa 240 km a ovest di Alessandria d'Egitto e a circa 500 km a nord est del Cairo, è il principale centro urbano fino alla vicina frontiera con la Libia. Rinomata località turistica essenzialmente per gli egiziani, a partire dal 2005 ha conosciuto un vero e proprio boom internazionale, soprattutto da parte degli italiani. La sabbia bianchissima, il mare di colore turchese, caldo e pulito, stanno facendo di Marsa Matrouh un vera e propria concorrente di
Sharm El Sheikh e degli altri centri del mar Rosso.
Sulle rive del Mediterraneo negli ultimi tre anni sono sorti nuovi villaggi di proprietà egiziana ma a gestione italiana, affidata ad importanti tour operators come Villaggi Bravo (del gruppo Alpitour Word), i Viaggi del Ventaglio e Veraclub le cui strutture si trovano nella baia di Almaza, che in arabo significa perla. Marsa Matrouh - dove si trova anche un aeroporto militare sul atterrano gli aerei provenienti dall'Italia - è una tappa obbligatoria per chi desidera visitare la mitica
oasi di Siwa nel deserto libico occidentale (a circa 300 chilometri di distanza). Siwa, ultimo baluardo del popolo berbero e delle sue tradizioni, è un esempio di ecoturismo per tutto l’Egitto.
Anche Alessandro Magno secondo la tradizione avrebbe fatto una sosta a Marsa Matruh prima di raggiungere l'oracolo di Amon (il dio sole per gli Egizi) a Siwa. A qualche chilometro dalla città (che in estate quadruplica il numero di abitanti) c’è la spiaggia di Cleopatra: si dice che la mitica Regina si bagnò in queste acque mentre alcune iscrizioni rinvenute nelle vicine antiche costruzioni rivelano che qui, tra le formazioni rocciose, avrebbero fatto il bagno Cleopatra e Marc’Antonio.
In Egitto accanto alle testimonianze musulmane, come la bella moschea di Marsa Matrouh, non mancano i simboli della religione cristiana. Ma ci sono anche testimonianze della storia recente, come il bunker sotterraneo dell’isoletta davanti a Marsa Matrouh che durante la seconda guerra mondiale ospitò il comandante tedesco Rommel, la volpe del deserto. Da qui l’uomo di fiducia di Hitler impartiva disposizione alle forze italo-tedesche impegnate contro i britannici.

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