lunedì 25 marzo 2019

Viaggio tra i sapori e le meraviglie dell’Oceano Indiano

Dalla colazione in dhoni alla cena in cantina. Dalle serate malgasce alle cucine fusion. Esperienze gourmet da provare nei Constance Hotels & Resorts dell'Oceano Indiano
Profumi esotici e note speziate. Spiagge infinite e mari dai colori cangianti. L’Oceano Indiano è un paradiso naturale di isole e foreste vergini, resort di charme e culture lontane. E sorprende sempre. Anche nei sapori.
Lo si sperimenta soggiornando in una delle strutture di Constance Hotels & Resorts, situate in alcune delle località più suggestive dell’Oceano Indiano. Immerse nel verde, consentono di vivere una vacanza a contatto con la natura incontaminata. Addirittura, quelle a Mauritius, alle Seychelles e alle Maldive sono certificate Green Globe, un riconoscimento che premia la gestione sostenibile e il costante impegno nel preservare l’ambiente e nel sostenere attivamente le comunità locali. A partire dalla cucina.
Tutti i resort usano ingredienti del posto – frutta, verdura, carne e spezie -, a chilometro zero e biologici, e si forniscono dai mercati o dai pescatori locali e dai produttori indipendenti. Una garanzia, anche per gli ospiti, di trovare sempre prodotti freschi in tavola e di poter avvicinare nuove culture e nuovi sapori. Accanto a una proposta di cucine internazionali, infatti, nei ristoranti dei Constance Hotels & Resorts si affiancano sempre piatti locali e si organizzano serate a tema, per scoprire l’anima del Paese in cui ci si trova e la storia delle isole raccontata attraverso le loro diverse influenze culinarie.  

MADAGASCAR E PEMBA: STILE AFRICANO E SAPORI SPEZIATI
Basta ad esempio far rotta verso il Madagascar, nella piccola isola di Tsarabanjina, a nord di Nosy Be, per essere subito conquistati dalla sensualità dell’Africa, soggiornando al Constance Tsarabanjina. Un rifugio per moderni esploratori che vogliono vivere un’esperienza a contatto con la natura. Il resort ha una forte vocazione alla sostenibilità: tutela le tartarughe marine, che nidificano sulle sue spiagge, e in cucina utilizza ingredienti locali. Il pesce e le aragoste catturati dai pescatori delle isole vicine, che arrivano in spiaggia con le piroghe cariche del pescato del giorno, le spezie e gli ortaggi coltivati dagli agricoltori di Grande Mitsio. Un viaggio nei sapori del Madagascar, che al Constance Tsarabanjina passa anche attraverso la serata malgascia. Una volta a settimana, il ristorante propone un menu a base di piatti tradizionali, come la romazava, stufato di carne e verdure. Mentre la cena è animata da storie e leggende isolane. Dress code? Pareo, che si impara ad annodare come è d’uso nel posto. Fuori, intanto, il cielo si illumina di stelle e il mare brilla di bagliori blu, per la bioluminescenza del plancton.
Magie africane. Che si replicano al Constance Aiyana a Pemba, nell’arcipelago di Zanzibar. Lontano dalle rotte del turismo di massa, 30 ville eleganti avvolte dal profumo di chiodi di garofano e natura da godere durante escursioni in kayak tra le mangrovie o uscite di snorkeling. I resort propone anche visite alle piantagioni di spezie che rendono l’isola tanto famosa: un modo per conoscerne da vicino l’essenza, parlare con i produttori locali e conoscere ingredienti insoliti. La sera, invece, si cena a piedi nudi sulla spiaggia, con le torce che illuminano il mare e le note della malaika, musica d’amore swahili, a rendere tutto più romantico. C’è anche la Swahili communal dinner: si mangia seduti al tavolo con altri ospiti, per gustare pietanze speziate, chiacchierare e riscoprire il piacere dello stare insieme.
MAURITIUS: UNA CANTINA NELL’OCEANO
La capacità di offrire esperienze uniche è d’altronde uno dei fiori all’occhiello di Constance Hotels & Resorts, che a Mauritius sorprende gli appassionati di vino con due tra le cantine più grandi e fornite dell’Oceano Indiano. Quella del Constance Prince Maurice, ad esempio, misura 175 metri quadrati e custodisce 25mila bottiglie provenienti da ogni angolo del mondo. Compresa un’interessante selezione di Champagne Brut, Rosè e Vintage. L’altro tesoro è al Constance Belle Mare Plage, dove si cena al Blue Penny Cellar tra 15mila etichette: ambiente ricercato, delicatezze culinarie e formaggi da accompagnare a un calice di Sauternes. Tra le novità da provare tutto l’anno c’è l’esperienza Around Wine: dopo aver scelto la bottiglia preferita insieme al sommelier, lo chef crea appositamente per l’ospite un menu gourmet su misura. La perfetta conclusione di una giornata che si trascorre tra i campi da golf Legend e Links, gite in barca e trattamenti alla U Spa.
I resort mauriziani sono meta per palati raffinati e non a caso fanno da cornice, a marzo, al Festival Culinario Bernard Loiseau. Il prestigioso concorso gastronomico raduna chef stellati e bartender più promettenti che danno prova del loro estro con abbinamenti cibo, vino e influenze mauriziane, lavorando fianco a fianco con i cuochi locali. La sfida quest’anno è stata creare un antipasto a base di salmone biologico e una portata a base di orata bio, mentre le spezie da aggiungere potevano essere preparate utilizzando la roche-cari, una pietra usata dai mauriziani per sminuzzare gli aromi.
Chi in viaggio a Mauritius desidera conoscere più a fondo le proprietà delle spezie e il loro uso nei piatti può anche partecipare ai corsi di cucina tenuti dagli chef dei resort. Insieme si va a fare la spesa al mercato e poi si passa dietro ai fornelli, dove si apre un mondo: ingredienti nuovi e modi innovativi di abbinare sapori più noti danno vita a ricette da replicare una volta tornati a casa.

L’ARTE DI MIXARE I SAPORI DELLE SEYCHELLES: TRA PESCE FRESCO E CUCINA FUSION
Cucina d’autore si gusta anche al Constance Lemuria, sull’isola di Praslin, alle Seychelles. A firmare il menu è il vulcanico chef catalano Jordi Vila, che parte da ingredienti locali – pesce fresco, foglie di curry, cavoli, melanzane, ananas e mango – per creare piatti dallo stile inconfondibile. Ma diversi, per ciascuno dei cinque ristoranti del resort. Ecco allora che al The Nest si cena con vista su Anse Kerlan a base di pietanze creole e frutti tropicali: da provare, il sorbetto al cocco. Al Takamaka si ordina ceviche e sushi.
L’impronta fusion caratterizza anche la proposta gastronomica del Constance Ephelia, a Mahè, e in particolare del suo Cyann. Casual chic a pranzo, elegante di sera, stuzzica il palato con il maguro tataki (tagliata di tonno) e con piatti che combinano la raffinatezza della cucina francese alla freschezza dei sapori asiatici. Dim sum, noodle e verdure saltate nel wok si assaggiano da Adam & Eve, mentre il Seselwa celebra la tradizione culinaria delle Seychelles: curry di pollo con latte di cocco, chips di manioca, granchi giraffa (specie autoctona delle Seychelles), fricassea fatta con il frutto dell’albero del pane e il chutney di zucca. Da accompagnare a un bicchiere di Seybrew birra delle Seychelles o un cocktail miscelato con profumati rum locali. Tutto local, gustoso e sostenibile. Una vera scoperta.

MALDIVE: ATOLLI DA SOGNO E COLAZIONI SUL DHONI
Nel team di Constance Hotels & Resorts è di recente entrata a far parte anche Rosanna Davison, ex Miss Mondo e ora esperta nutrizionista, che in collaborazione con gli chef del gruppo e con il medico naturopata Chase Webber, ha messo a punto un menu salutare e leggero, perfetto per chi a tavola cerca gusto e benessere. Piatti che soddisfano gli occhi e il palato. E così, di mattina, nei ristoranti dei resort delle Maldive, Constance Moofushi e Constance Halaveli (che di recente ha ricevuto una menzione speciale da parte del Leading Hotels of The World per l’eccellenza della struttura e del servizio), è sempre possibile trovare un corner con proposte healthy: frutta fresca, centrifughe energizzanti e antiossidanti, prelibatezze a basso contenuto calorico, ma gustose, come la cheesecake con cioccolato e zenzero. Che si affiancano ad alcune prelibatezze locali, da provare. Come le focaccine aromatizzate al cocco o il mashuni, tipica pietanza della colazione maldiviana a base di tonno, polpa di cocco e peperoncino.
La colazione può anche diventare un momento speciale. Al Constance Halaveli, ad esempio, si può fare in coppia su un dhoni, imbarcazione tradizionale, con un cameriere che cucina al momento diverse portate dolci e salate. Ancora più romantico è il Sandbank Breakfast del Moofushi: un tavolo per due apparecchiato su una lingua di sabbia candida, con l’acqua che lambisce le sedie. In mano, un cocktail analcolico o un calice di Champagne. Difficile immaginare un risveglio migliore.

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