mercoledì 13 ottobre 2010

Pula

Pola (in croato Pula, in sloveno Pulj, in istroveneto Poła, in istrioto Puola) è una città croata di 62.378 abitanti (2006), la maggiore dell'Istria.
Pola è un importante centro portuale. Tra le attività industriali prevalenti vi sono l'industria alimentare, i cantieri navali ed i cementifici. Il monumento più importante è l'
Arena (anfiteatro romano), che funge anche da simbolo per la città ed è tra gli anfiteatri antichi di età romana meglio conservati.Sorta forse su un antico castelliere, si sviluppò in età romana (I secolo a.C.) succedendo all'antica Nesactium, massimo centro degli Istri, situata a una decina di km dall'attuale abitato. Pola fu città fiorente, dotata di prestigiose strutture urbane (fra cui un ampio foro, un arco trionfale, un anfiteatro e due teatri) ed ornata di templi cui si aggiunsero, nei primi secoli dell'era volgare, alcune basiliche cristiane. Sconvolta dalle invasioni barbariche (V secolo), la città entrò, successivamente, nell'orbita dell'Impero Romano d'Oriente (VI secolo).La città, come la maggior parte dell'Istria, adotta ufficialmente il bilinguismo (italiano e croato), ma la sua attuazione varia a livello comunale.
Nel
1947 il croato venne imposto quale lingua ufficiale, ma fu con le sollevazioni antitaliane organizzate nel 1953 (crisi italo-jugoslava per la questione di Trieste) che vennero distrutte tutte le scritte le insegne ed i cartelli in italiano, che così scomparvero da Pola. Dopo anni e numerose richieste è stato ripristinato in parte il bilinguismo (Grad Pula - Città di Pola) anche se non è paragonabile al livello presente in zone italiane, quali ad esempio l'Alto Adige[non chiaro].
Tra le tante iscrizioni sistematicamente bilingui vi sono targhe commemorative dell'uccisione di cittadini polesani e partigiani da parte di persone definite come "fascisti" tra 1943 e 1945. In questo caso, il termine "fascisti" indica piuttosto, per estensione, gli effettivi occupanti nazisti. Anche le persone cadute hanno infatti nome italiano.
Così come in gran parte delle città dell'Istria rossa, anche a Pola sono ricevibili in modo
analogico i tre canali della Rai grazie agli impianti posti sulla vetta del Monte Nerone.

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